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La “Giornata del Lavoro Agile” al Consiglio Regionale della Puglia

La “Giornata del Lavoro Agile” al Consiglio Regionale della Puglia

A seguito del nuovo decreto legge per contrastare la diffusione del virus che prevede restrizioni ancora più severe alle nostre abitudini quotidiane fino al 3 aprile, in rete sta circolando un vademecumpromosso dalla campagna

Cosa significa fare smart working nella Pubblica Amministrazione? Quali i vantaggi? Se ne è parlato al Consiglio Regionale della Puglia in occasione della prima Giornata del Lavoro Agile del sud Italia.

“Giornata del Lavoro Agile”: l’iniziativa, dal titolo “Lavoro agile, performance e nuovi modelli organizzativi” è stata «un’opportunità importante». Come l’ha definita Mario Loizzo, presidente del Consiglio regionale della Puglia, in un breve saluto affidato al segretario generale Domenica Gattulli.

«È tempo di superare la logica del lavoro stanziale, di conciliare meglio i tempi della vita. Con uno strumento in grado di favorire l’innovazione, la valutazione dei risultati per obiettivi. E con l’introduzione di un nuovo modello di management basato su fiducia, autonomia e responsabilizzazione del dipendente».

A seguire, gli interventi di Antonio Nunziante, assessore della Regione Puglia all’Organizzazione, Francesco Crudele, vicepresidente Anci Puglia, e di Laura Menicucci del Dipartimento per le pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti con due workshop di approfondimento in cui sono stati coinvolti attori provenienti dal settore pubblico, privato e sindacale.

«Le tecnologie – ha dichiarato Carmelo  Tommasi, direttore tecnico di Cadan Srl, durante il suo intervento sui processi innovativi che favoriscono l’attuazione del lavoro agile nella PA – contribuisco ad applicare il nuovo paradigma lavorativo spazio – tempo su cui è principalmente focalizzato il lavoro agile. L’adozione della piattaforma web DiDOC 4.0, già efficacemente utilizzata dal Consiglio regionale della Puglia, supporta il percorso virtuoso verso il lavoro agile. Infatti, attraverso di essa è possibile gestire e monitorare digitalmente il flusso documentale e apporre la firma digitale per garantirne la valenza giuridica – il tutto in perfetta sintonia con il paradigma spazio-tempo dello smart working -.»

Articolo pubblicato suLentePubblica.it

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